Lotta alla vivisezione
Lotta alla vivisezione: novità dal Parlamento: l'On. Giulio Schmidt (FI) impegnato contro la sperimentazione animale.
L'on. Giulio Schmidt, di Forza Italia, con la collaborazione della bravissima e bellissima Cristina Del Tutto, ha organizzato il 20 maggio 2003 un congresso nella Sala del Mappamondo al Parlamento. Il primo relatore, il nostro Presidente Prof. Ghezzo, ha compiuto una strutturata e spietata analisi dei fallimenti della vivisezione nel corso dei secoli, citando ampia documentazione storico-scientifica, in gran parte da lui personalmente reperita nel corso di quattro lustri di ricerca universitaria. Subito dopo è intervenuta Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina 1986, che ha testualmente iniziato con queste parole: «Debbo preliminarmente dichiarare che sono perfettamente d'accordo con tutto quanto affermato dal Prof. Ghezzo». Particolarmente significativi poi gli interventi del Prof. Bruno Fedi (Università La Sapienza di Roma) e della Prof. Flavia Zucco, che hanno parlato di metodologie alternative e di possibilità di sostituire gli animali con vari metodi, più scientifici e sicuri per l'uomo. Un nutrito pubblico ha seguito con vivo interesse il convegno, che ha avuto ottimi echi sulla stampa nazionale.
Ricordiamo che l'on. Schmidt, vegetariano, è un vero e proprio paladino degli animali: sue, ad esempio, sono la proposta di modifica alla Costituzione con l'inserimento di un articolo ad hoc sui diritti degli animali, e la proposta di legge del 26 novembre 2002 «Misure contro la sperimentazione su animali d'affezione», cioè cani e gatti.
In seguito all'interesse suscitato dal congresso, l'on. Schmidt, ha organizzato tre gruppi di lavoro relativi alla revisione del Decreto Legislativo 116/92 sulla vivisezione. Il nostro Presidente Prof. Ghezzo è membro di tutti e tre, assieme al Prof. Fedi, ai dottori Cagno e Tettamanti, ad alcuni vivisettori e molti rappresentanti dell'Industria Farmaceutica, i più disponibili al confronto. Significative le presenze del Prof. Lorenzini dell'Istituto Superiore di Sanità (che ha, tra l'altro, dichiarato: «dobbiamo abolire, non regolamentare») e della Prof. Zucco che ha insistito sulla possibilità di impiegare metodi alternativi. Le commissioni stanno ancora riunendosi (dettagli prossimamente), essendo molte le proposte di revisione (tutti sono concordi comunque che il motivo di questa pratica è legale, dettato perlopiù da varie e complesse normative europee, non scientifico), ma non si dispera che buone nuove possano nascere sul fronte della lotta alla vivisezione.