Lettera di Mattia Mattiazzo ed altri 60 studenti

Siamo studenti del triennio del Liceo Scientifico Jacopo da Montagnana in provincia di Padova e, sotto consiglio del nostro insegnante di lettere, abbiamo da poco letto due suoi libri che dalla loro prima apparizione nelle librerie hanno suscitato scalpore "scuotendo" l'opinione pubblica Imperatrice nuda e La figlia dell'Imperatrice. La lettura di questi due libri ci ha permesso di venire a contatto con una realtà nuova a noi da sempre celata, concedendoci di essere consapevoli del come talvolta la mente di una persona possa essere più perversa e contorta di quanto si possa pensare.

Fa riflettere il come persone all'apparenza normali, con una vita sociale attiva e spesso famose, rispettate e ritenute idoli da emulare siano in realtà dei serial killer: già serial killer, perché nessuna parola sembra più immediata per descrivere chi maltratta e commette atrocità e cattiverie tali nei confronti di un animale ricavandone anche piacere. Sorge spontaneo chiedersi con quale coraggio possono costoro macchiarsi di tali barbarie ed è stato leggendo il suo libro che abbiamo capito… Tutto ciò ha una origine remota, legata alla stessa natura umana, ma non per questo giustificabile anzi, è inutile andare in giro spacciandoci per amici degli animali restando però insensibili dinnanzi a dati allarmanti come quelli che ella stesso fornisce nel libro. Forse la perdita dì umanità è dovuta alla nostra volontà di non voler ascoltare… dopo tutto dicono che "non vi è peggior sordo di chi non vuole sentire" e c'è del vero: non dovremmo essere fieri del comportamento dei molti, ma vergognarcene. Non si parla di vivisezione sugli animali. Si parla di vivisezione umana.

E tocca a ciascuno fare il possibile per trovare un mezzo affinché i molti si rendano conto di come l'attuale modello scientifico vada "denudato" e non è di certo attraverso l'emotività e la sensibilità di pochi che si ottengono grandi risultati in termini di ricerca scientifica. Ma il tempo, il costante impegno di persone come Lei, ricercatori e scienziati di tutto il mondo, hanno portato a galla quello strato di nero petrolio che impediva di dare una logica -e quindi un senso- alla ricerca medica attuale, ancora basata sulla sperimentazione animale rivelatasi menzognera, in grado di fornire informazioni errate, con grave danno per l'umanità e ad esclusivo beneficio di chi fabbrica e smercia un numero sempre maggiore di sempre nuovi prodotti, autorizzati appunto in base a tali prove fallaci, si rivela dannosa. VOGLIAMO RINGRAZIARLA, dunque, per aver mosso le nostre coscienze, così forse non saremo in un futuro prossimo privi e spogli di ogni compassione. Affrontare la verità, anche se a volte fa male, significa produrre occasioni importanti per salvare vite umane e di ogni altra specie, oltre all'intimo desiderio di ognuno di noi, di vivere in pace con se stesso senza essere divorati dai sensi di colpa soprattutto attraverso opere come La figlia dell'Imperatrice e Imperatrice nuda. Chi siamo per poterci permettere di convivere con il ricordo di aver provocato sofferenze fisiche e psicologiche indicibili a un essere vivente? "Più conosco gli uomini, più rispetto gli animali", chiunque abbia scritto una frase simile aveva capito che non è il cercare la conoscenza nel cervello di un gatto, nella spina dorsale di un cane, nel provocare senza motivo dolore agli altri il vero senso dell'esistenza: non può essere, non vogliamo che lo sia. Noi siamo l'unica cosa che può impedire che atti di sconsiderato sadismo e cupidigia insaziabile divengano un male che corrompa il mondo; sono Libri e Tesi come i suoi, disprezzati e banditi da gente in malafede, l'unica cosa che può fare la differenza; perciò GRAZIE SIGNOR RUESCH!!!

Grazie anche per aver letto questa lettera, probabilmente più simile a un tema o a un elaborato scolastico che a una manifestazione tangibile di ciò che le parole scritte dal pugno di un uomo possono suscitare nelle persone.