Lettera di Jessica Bertazzo ed altri 21 studenti Padova

Che cos'è la vita?

 

Nella sua identità più profonda la vita ci sembra un mistero grande ed ineffabile. E questo per una sola ragione: è la proprietà fondamentale e più profonda dell'uomo. L'uomo è la sua vita, che non è soltanto la sua ragione, la sua razionalità, la sua autocoscienza; né è soltanto la sua corporeità, i suoi sentimenti, le sue emozioni. L'uomo è un'unitotalità personale, e ciò grazie alla "qualità" - in pratica alla distintività - della sua vita. La vita ha una dignità grande proprio in quanto "avvolge" l'essere umano nella sua totalità: la vita è dentro e oltre la ragione, dentro e oltre i sentimenti e le emozioni, dentro e oltre la precarietà della sua esistenza, dentro e oltre anche la stessa bellezza e ricchezza d'essere.

 

La vita, cioè, non è unicamente una realtà biologica, chimica e fisica; la vita è composta da innumerevoli tasselli, proprio come un mosaico. Può sembrare riduttivo un paragone con esso, ma è il più esplicito e completo che si possa fare; infatti proprio come un mosaico, che è costruito da un gran numero di tasselli di diversa grandezza e inclinazione, così, le qualità di un uomo quali sensibilità, intelligenza, umanità, compassione, fede, bellezza sono presenti in lui in quantità e inclinazione differenti (colta, quest'ultima, nel suo significato più grande); ma sia il mosaico, sia la vita, possono riflettere e moltiplicare quel raggio di luce che perennemente li colpisce, dando così un vero senso a essi stessi. Ogni uomo dunque è un uomo unico, nuovo, che è tale grazie ad una diversa combinazione di tutte quelle qualità che lo rendono umano. Ma non si può. Non è accettabile, che uomini, proprio perché tali, possano fare delle atrocità simili.

 

Siamo una classe di 22 studenti del secondo anno, al Liceo Marchesi Fusinato di Padova (Italia) e, sotto consiglio del nostro docente di lettere, abbiamo letto qualche mese fa Il maiale che cantava alla luna di J. F. Masson, e successivamente il Suo sconvolgente Imperatrice nuda. Questo sensibilizzante iter volto al tentativo di uscire da questo circolo vizioso in cui siamo nati e del quale inconsapevolmente siamo schiavi, ci ha fatto riflettere e ci ha reso consci del fatto che talvolta la perversione umana non ha limiti. È stato sconvolgente per noi scoprire che persone con una famiglia, con amici e con una fama mondiale possano trattare gli animali con una innaturale e disgustosa crudeltà. Ma perché essi lo fanno? Grazie al Suo libro abbiamo capito il motivo; vi sono una cattiveria e una stupidità innate dalla notte dei tempi, negli uomini, che, se a Galeno potevano essere in qualche modo perdonate a causa della mancanza di certezze in campo medico, ora perdonare è impossibile.

 

Perciò, grazie!!!

 

Grazie perché è proprio grazie a persone come Lei che i giovani come noi possono veramente scoprire il lato oscuro del mondo che non è quel lato, che tutti credono, fatto di folli ed emarginati; ma è quella parte del mondo, che, quasi, ahinoi, sembra essere marcia, ed è la parte più in vista, più in superficie, che tutti noi abbiamo sotto gli occhi quotidianamente e alla quale s'inchinano popoli e governi.

 

Grazie, perché con il Suo libro e il Suo filmato (Hidden crimes), le nostre coscienze si sono mosse, si sono mosse le coscienze di 22 esseri umani nel pieno della propria formazione, della propria costruzione personale, ed è certo, sicuro, indubbio, per questo, che le nostre anime non saranno un giorno spoglie, prive di ogni lacerante compassione, di ogni più straziante pena, anche se d'altronde, ciò che semplicemente in noi non mancherà è l'umanità.

 

Noi tutti non possiamo credere, non riusciamo a credere, non vogliamo credere, che esistano tali elementi, in grado di non provare quella pena, quello strazio che inonda e travolge gli animi quando qualcuno soffre.

 

Queste persone non possono esistere, non devono…non devono? No, forse no… forse non è la vita che dev'esser tolta loro… sicuramente non è la vita… No, non può essere questa… essi devono cambiare mente, cambiare idee, estendere la loro lungimiranza, dobbiamo far capir loro che non è questo il senso della vita, non è crocifiggere un cane, non è scavare il cervello ad un gatto, non è bucare con uno spillo il cranio di una rana, non questo il giusto modo di vivere nel mondo.

 

Certo, potrebbe venir detto: in base a cosa v'è il giusto o lo sbagliato? Sì il tutto è relativo, d'accordo, ma, sicuramente, qualcosa che provochi sofferenza ingiustamente e senza alcun fine, non può in nessun caso essere considerato giusto.

 

Si potrebbe dire che ad alcune persone magari non interessa vivere giustamente o meno, ma se esse non riescono a provare pena, la vita non può avere senso perché è l'equilibrio tra i sensi e l'equilibrio tra le nostre qualità che rende la vita sensata.

 

Vivere in equilibrio cercando la felicità. È questo il senso della vita.

 

Questi medici pretendono di trucidare migliaia e migliaia di animali per trovare in qualche modo risposte e soluzioni alle tante malattie a cui siamo soggetti, in modo da garantire la salute, base capitale per conseguire la felicità; ma queste folli ricerche NON SONO ATTENDIBILI. Ecco che quindi tali esperimenti diventano aberrante, sconsiderato sadismo.

 

Dunque non stupiamoci se le persone si uccidono a vicenda, non stupiamoci se i potenti preferiscono ottenere 3 tonnellate di petrolio piuttosto che rendere 3 miliardi di bambini felici… Talvolta non si può fare a meno di pensare all'uomo come ad un virus che ammala la terra.

 

Vogliono trovare la cura alla malattia come se purtroppo non sapessero che così facendo la malattia sono loro. Bisogna partire dalle radici per combattere e abbattere questa, ma come per ogni malattia bisogna cominciare dalla prevenzione e NOI siamo la prevenzione; libri e tesi come i Suoi rendono le nostre personalità una cura preventiva per questo mondo cancerogeno.

 

E grazie quindi, Signor Ruesch!!!

 

Grazie anche per aver letto questa lettera che se ad un primo momento può sembrare un semplice elaborato scolastico, è invece la viva e reale prova che pian piano la goccia, di debole acqua, scava la dura e refrattaria pietra.