Addio al grande Hans Ruesch che svelò la truffa della vivisezione
Questa volta non scrivo una storia di animali, ma scrivo di chi ha fatto la storia degli animali, di un uomo che ha dato un contributo inestimabile alla zoofilia del mondo intero, tramite le sue battaglie e i suoi scritti scientifici contro quella sperimentazione fuorviante e crudele che comunemente definiamo vivisezione. Quell'uomo purtroppo è scomparso lunedì scorso, 27 agosto 2007, nell'indifferenza quasi totale dei media. Qualche agenzia, tra incendi e delitti, ha lanciato due righe sulla morte di Hans Ruesch. A molti giovani questo nome dirà ben poco, ma a coloro che hanno superato la mezza età e hanno a cuore il benessere animale, il suo nome evoca quello di una guida spirituale, una solida spalla cui appoggiarsi, quando i dubbi e le perplessità sulla metodologia della ricerca scientifica si fanno sentire. Quando ho letto, per la prima volta, il libro che lo ha reso noto in tutto il mondo era il 1977. Il titolo dell'opera è Imperatrice Nuda perchè, in essa, Ruesch spogliava la scienza medica come una meretrice, piano piano, pagina dopo pagina, riga dopo riga, mettendone a nudo le vergogne. La sperimentazione selvaggia effettuata, a causa dell'insegnamento positivistico di triste e cartesiana memoria, veniva per la prima volta demolita da un uomo che peraltro non era medico, anzi era già molto famoso come narratore di romanzi.
Nato a Napoli nel 1913 da genitori elvetici Ruesch, nella sua vita, gira mezzo mondo, e impara numerose lingue che lo aiuteranno nella stesura di alcuni suoi famosi romanzi. La sua vera passione però era la Formula 1 e corse anche per la Ferrari. Emigrato negli Stati Uniti nel 1938, continuò la sua carriera letteraria e nel 1950 comparve negli States un vero e proprio best seller, quel Top of the World che fu tradotto in Italia con il titolo Paese delle ombre lunghe portato sullo schermo come Ombre Bianche con Anthony Quinn come protagonista. Seguirono poi Paese delle ombre corte, Partita di caccia, Com'esser poveri e Ritorno alle ombre lunghe, tutti scritti dapprima in inglese e poi da lui stesso tradotti in italiano.
Poi, fu la conversione sulla via di Damasco. Dopo aver curato una collana medica (aveva trovato anche tempo di studiare un po' di medicina), Ruesch decide di dedicare tutta la sua vita alla truffa della vivisezione, condotta sotto il pretesto della ricerca medica.
Aveva ragione il vecchio Hans, tanto è vero che tutto ciò che funziona sui ratti fallisce clamorosamente sull'uomo e solo oggi l'establishment comincia a pensarci sul serio. Per questa sua denuncia "scandalosa" del business medico fu trascinato in decine di tribunali e uscirà postumo il suo I Falsari della Giustizia, ultima denuncia di chi pretendeva, a parole, di essergli amico. Il "grande vecchio" si è spento ma non il suo faro.
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Ultima intervista ad Hans Ruesch
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