Testimonianza di un agente immobiliare
Prendo spunto dall'articolo apparso su Universi di giugno 2001 per confermare che il problema del destino dei nostri cari animali post mortem nostram è veramente grave.
Sono circa 30 anni che faccio l'Agente Immobiliare e, ahimè, in numerosi, troppi, casi ho visto cani e gatti trattati dagli eredi del defunto nè più nè meno come spazzatura. Non potrò mai dimenticare gli occhi disperati di quel cagnetto di Oriago con solo un tozzo di pane raffermo a terra e senza ciotola d'acqua. Alla mia domanda rivolta al figlio della defunta: "Che ne sarà del cane?", la risposta arrivò secca: "Non se ne preoccupi, non sono affari che la riguardano!" E chissà quanto amore aveva conosciuto e quante carezze; ed ora era lì, in un angolo del giardino, ad attendere... Per i gatti la situazione è ancora peggiore, ma molto più facile da risolvere per gli eredi senza scrupoli: basta aprire la porta o (come spessissimo mi sono sentita dire) portarli in campagna...
E che dire delle due cagnette amate dalla loro anziana "padrona" ed abituate ad accucciarsi sul divano: portate in canile! E non servono le raccomandazioni in vita nè tanto meno le promesse degli eredi; l'egoismo umano non ha limiti. E a nulla valgono le frasi scaramantiche del tipo: preferisco non parlarne! Oppure: ci penserò più avanti!. Pensateci ora e subito! Abbiamo solo la certezza che dobbiamo tutti morire; non sappiamo però quando. È importantissimo lasciare in vita i presupposti affinchè i nostri cari amici a quattro zampe vengano cautelati.
Quello che posso consigliare da Agente Immobiliare nonchè animalista è questo:
- Ricordatevi di fare testamento. La legge vi consente di disporre, anche se avete figli, di 1/3 dei vostri beni da lasciare come e a chi riterrete opportuno;
- Dopo aver quindi scelto la persona di vostra fiducia alla quale affidare il compito di occuparsi dei vostri animali (come molto ben descritto nell'articolo a cui faccio riferimento), contattate un notaio al quale affidare fermamente le vostre ultime volontà sotto forma di testamento pubblico;
- Scegliete voi se:
- Destinare direttamente alla persona prescelta il lascito, condizionandolo all'accoglimento presso di sè del vostro animale con l'obbligo di prendersene cura fino alla sua morte naturale;
- Imporre agli eredi di custodire nella vostra casa il vostro animale sino alla sua morte naturale affidando alla persona da voi prescelta e beneficata l'obbligo della cura e/o della sorveglianza sul comportamento degli eredi.
Voglio infine lanciare un messaggio a chi, pur non avendo animali, li ama sinceramente e vuole aiutarli. Ci sono associazioni molto serie che si occupano con amore e competenza di tutti gli animali e che hanno ovviamente sempre bisogno di finanziamenti.
Io personalmente e sin dall'età di 32 anni ho fatto il mio testamento. Questo non vuole essere un grido d'allarme, ma purtroppo l'Italia non è come la Danimarca o l'Inghilterra dove è più frequente che la gente si ponga questo problema. È molto raro, anche tra gli stessi animalisti, che qualcuno pensi per prima cosa al cane o al gatto; e sì che loro a noi danno, oltre che affetto puro e disinteressato, la vita.