Nel testamento anche gli animali per offrirgli un futuro

Fare testamento non è proprio un'attività divertente, eppure, visto che nessuno è eterno e sa quando Atropo taglierà il filo, semplifica le cose.
Pensare anche ai propri animali, nel malaugurato caso accadesse un incidente fatale (tocchiamo il dovuto) è ancora più apprezzabile, in quanto non hanno la possibilità di andare da avvocati di grido per reclamare beni mobili e immobili. La Fondazione Franca Melchiori Fasan-Onlus (http://www.fondazionefasan.org; Tel. 049-781.10.46 - Fax 049-894.11.30 - Tel./Fax diretto Santuario degli Animali 0442-94.763), di cui è responsabile il caro amico professor Michele Pietro Ghezzo, segue oltre settecento gatti e sta portando a termine un Animal Sanctuary che si pone come una delle prime strutture europee per l'accoglienza di animali in difficoltà.
Recentemente l'associazione è intervenuta per risolvere un problema che si pone quotidianamente. Un'anziana signora livornese è stata ricoverata in ospedale gravemente malata. I suoi tre gatti, non più giovanissimi peraltro, venivano inizialmente accuditi da alcuni conoscenti e vicini di casa. Purtroppo la signora, dopo alcuni giorni di ricovero, è deceduta e la situazione nel giro di pochi giorni è degenerata: il giorno stesso dei funerali i parenti avevano già provveduto a smontare i mobili, lasciando i gatti in appartamento senza cibo, né un goccio d'acqua. Non solo, pare che avessero minacciato una locale associazione animalista di venirseli a prendere immediatamente, altrimenti avrebbero sporto denuncia. A questo punto è intervenuto Ghezzo offrendosi di ospitarli nell'Animal Sanctuary della Fondazione. Per fortuna, alcuni amici (non parenti) dell'anziana scomparsa hanno offerto loro una nuova casa e un nuovo affetto.
È un copione già visto che non sempre finisce bene, anzi spesso finisce con animali abbandonati tra i litigi per un mobile antico o per un pezzo di orto incolto da ereditare. Tra gli obiettivi dell'associazione di Ghezzo vi è anche quello di raccogliere i testamenti di chi intende far sì che vengano rispettate le proprie volontà nei confronti dei propri pet, per assicurare loro un futuro sereno.
Operazione molto semplice che vi invito a prendere in seria considerazione. Bastano due righe di proprio pugno (testamento olografo) depositate presso un notaio e un'informazione, sul nome del professionista, alla Fondazione Fasan. Pensate anche a loro oltre ai cantonali dell'800.